Con le sue proprietà depurative e antinfiammatorie, il tarassaco è un ottimo alleato nella cura delle malattie legate al fegato
Favorisce la produzione e il deflusso della bile (azione coleretica e colagoga)
Antispastica delle vie biliari
Stimola la produzione dei succhi gastrici favorendo la digestione (azione eupeptica e stomachica)
Blandamente lassativa per la presenza di inulina
Blando controllo dei grassi nel sangue
Antiossidante
Tarassaco Tisana
1 – 2 cucchiaini per tazza da assumere mattino e sera
Tarassaco Tintura Madre
Preparata dalla foglia fresca tit.alcol.45° X gtt 3 volte al giorno
NOTE DI FITOTERAPIA
Il Tarassaco può avere alcuni effetti collaterali e presentare fenomeni di ipotensione in soggetti predisposti. Può interagire con i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), chi è sottoposto a questo tipo di terapia consulti sempre in ogni caso il proprio medico prima di qualsiasi altra integrazione.
Il tarassaco è controindicato in caso di gastrite, ulcera e calcolosi biliare, poiché potrebbe esserne sollecitata la motilità. Si sono registrate interazioni con alcuno farmaci come i diuretici.
Uso alimentare
Il tarassaco è come il maiale….non si butta via niente. Si utilizzano le foglie e i boccioli dei fiori. Le foglie si raccolgono all’inizio della primavera, quando sono ancora tenere, e vengono impiegate nella preparazione di minestre, frittate, insalate, e torte salate. I boccioli invece vengono utilizzati per la preparazione di sott’ aceti, dalla consistenza e dal gusto molto simile ai capperi. Le radici essiccate e tostate si possono conservare tutto l’ anno in barattoli di vetro chiuso per poi macinarle e ottenere il caffè di tarassaco.
Il tarassaco contiene principalmente vitamina A (700 volte più delle pere, 70 volte più delle arance e 2 volte più degli spinaci. Vitamine B1, B2 e C, E, P e D, moltissimo potassio oltre a calcio ferro e fosforo.
Le radici contengono fino al 18% di zucchero in autunno e fino al 49% di inulina, sostanza che nelle composite, sostituisce l’ amido ed è più adatta di quest’ ultimo ai diabetici